Tuesday, March 07, 2006

BAR GELATERIA

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RICERCHE SULLA MALATTIA PROBABILE





ONCOLOGIA
ASCORBATO DI POTASSIO
COSA E' UN VIRUS
FIBROSI CISTICA

Quando la candida gonfia la pancia Stanchezza, irritabilità, depressione, gonfiore, disturbi intestinali e digestivi, sono i sintomi più comuni della candida intestinale, una patologia molto diffusa, contro la quale, la migliore medicina rimane una dieta adeguata.
L'essere umano vive in continua simbiosi con numerosi microrganismi onnipresenti nell'ambiente e parte integrante della nostra vita. Nell'intestino di un individuo sano se ne contano oltre 400 specie e il loro peso complessivo raggiunge in media il chilogrammo. La maggior parte di questi nostri ospiti riveste un ruolo importante in un gran numero di processi fisiologici: degradano i pigmenti biliari, sintetizzano le vitamine (K, B1, B6) e frenano la proliferazione dei microrganismi patogeni, diventando così parte integrante del nostro sistema immunitario. Tra i numerosi virus, batteri e funghi microscopici che colonizzano il nostro organismo vi è anche la Candida albicans, un lievito benigno che s'instaura nell'intestino di tutti gli esseri umani, in genere poco dopo la nascita, e vi rimane sempre presente. In condizioni normali, la candida è benefica e svolge un ruolo importante nella digestione degli zuccheri. La sua presenza diventa patologica solo quando, in seguito ad un indebolimento del sistema immunitario, comincia a moltiplicarsi a dismisura all'interno del corpo umano. Una volta attraversata la mucosa intestinale, arriva nel flusso sanguigno, dove libera le proprie tossine che vengono assorbite dall'organismo, dando luogo ai tipici sintomi della "sindrome da lievito": stanchezza, irritabilità, alterazioni dell'umore, depressione, allergie, disturbi intestinali, rallentamento della digestione, intolleranze alimentari, aria nell'intestino, gonfiori, ecc. Inoltre, la candida interferisce con l'assorbimento ed il metabolismo dei nutrienti essenziali: vitamine, minerali e aminoacidi; indebolendo ulteriormente l'intero organismo. Si viene così a creare un circolo vizioso con il rischio della cronicizzazione di questa sindrome, con la quale, spesso, si finisce per convivere per anni sottovalutandone la gravità e subendo un progressivo indebolimento di tutto l'organismo, fino ad arrivare ad uno stato di stanchezza permanente che diventa anch'essa cronica. Questa sindrome colpisce tutto l'organismo ed in particolare l'apparato gastrointestinale, quello urogenitale, il sistema nervoso e il sistema immunitario; ed è più presente nelle donne, la cui predisposizione è otto volte maggiore rispetto agli uomini.Come si curaLa candidosi cronica è una malattia di tipo multifattoriale pertanto la sua risoluzione è possibile solo con un approccio globale, la semplice assunzione di farmaci antifungini non è sufficiente, anzi predispone a recidive. Per ottenere risultati efficienti è pertanto importante individuare e correggere i fattori che predispongono alla proliferazione della Candida, tra cui l'assunzione prolungata d'antibiotici che, alterando la flora intestinale e distruggendo i batteri simbionti (buoni), favoriscono la crescita del fungo. Proprio l'abuso dilagante di questi farmaci è ritenuto il primo fattore di problematiche gravi come lo sviluppo di microrganismi sempre più resistenti, l'indebolimento della flora intestinale e lo sviluppo d'infezioni silenti, quali appunto la "sindrome da lievito", oggi molto frequente, ma raramente riconosciuta nell'ambito della medicina convenzionale a causa della sintomatologia molto ampia e variabile. Oltre ad intervenire sui fattori predisponenti è altresì importante riequilibrare il "terreno di base" (cioè le condizioni di salute generali) e creare le condizioni per cui la candida non possa più proliferare. Per questo motivo è fondamentale sia rafforzare il sistema immunitario, sia la flora intestinale, entrambi impoveriti da un'alimentazione scorretta e squilibrata. Gli alimenti da evitare Quali sono le basi di una dieta anticandida? La candida vive di zucchero e pertanto la prima correzione da fare è l'eliminazione degli zuccheri semplici (zucchero, miele) per almeno due o quattro mesi, a seconda della gravità della sindrome, dopodiché si può ritornare gradualmente ad utilizzarli, evitando però accuratamente tutti gli zuccheri raffinati. In genere non è un divieto facile da rispettare perché chi soffre di candidosi cronica sente un grande desiderio di assumere zuccheri; bisogno indotto dal lievito stesso che spinge così l'organismo ad assumere l'alimento che gli permette di svilupparsi.Da evitare, sono anche il latte e i latticini, il cui elevato contenuto di lattosio favorisce la proliferazione del fungo. Oltre ad essere uno dei più comuni allergeni, il latte può talvolta contenere anche tracce di antibiotici che allora volta possono danneggiare ulteriormente la flora batterica intestinale.Altri alimenti da scansare sono quelli contenenti lieviti e muffe: formaggi, bevande alcoliche (birra compresa), cereali lievitati (pane, pizza, brioche) e frutta secca. Infine bisogna evitare i cibi a cui si è intolleranti o allergici, per individuare i quali possono essere molto d'aiuto il test d'intolleranza alimentare (Citotest o test kinesiologici). …e quelli consigliatiTra gli alimenti consigliati vi sono l'aceto di mele e le verdure come cicoria, carciofo e tarassaco, che stimolano la funzionalità epatica. Diversi studi hanno infatti evidenziato l'importanza del miglioramento delle funzioni digestive e del ripristino delle normali secrezioni digestive e in particolare della produzione di acido cloridrico, degli enzimi pancreatici e della bile nell'inibizione della proliferazione di candida. In definitiva, l'alimentazione dovrebbe essere ricca di ortaggi, frutta, cereali integrali (ma senza eccedere), legumi, pesce, semi, oli di semi (particolarmente consigliato è l'assunzione di un cucchiaino di olio di lino al dì) e di oliva spremuti a freddo. Di grande importanza sono anche le fibre (di cui sono particolarmente ricchi legumi e cereali integrali) che oltre all'azione positiva sulla flora intestinale, evitano i ristagni intestinali e i fenomeni di fermentazione e putrefazione ad essi collegati. Inoltre nella dieta non devono mancare zinco, magnesio, vitamina C (si trovano soprattutto in ortaggi, agrumi e semi oleosi). Un alimento particolarmente indicato nei casi di candidosi è l'aglio (uno spicchio al dì), dotato di un'eccellente azione antifungina.Se da un lato, dunque, la cura anticandida deve partire da una revisione dell'alimentazione quotidiana, dall'altro è fondamentale porre attenzione a tutto ciò che indebolisce il sistema immunitario: antibiotici, cortisone, farmaci immunosoppressori, amalgame dentali, vaccini e pillola anticoncezionale. Inutile ricordare che anche lo stress indebolisce il sistema immunitario. Pertanto, per essere efficace una terapia anticandida comporta spesso un adeguato cambiamento dello stile di vita, la pratica di qualche attività fisica e l'adozione di ritmi che consentano il recupero delle energie consumate e un adeguato riposo. Massaggi, esercizi di respirazione, rilassamento, visualizzazioni, stimolano la secrezione di endorfine e quindi migliorano la risposta dell'intero organismo agli inevitabili fattori stressanti che s'incontrano nel quotidiano. Buona abitudine è quella di dedicare almeno un giorno alla settimana, a se stessi. Non è così difficile, basta spegnere la Tv e creare spazi per stimolare una comunicazione più profonda con il proprio partner, i figli o gli amici; per esempio scambiando semplici massaggi con oli essenziali ai piedi o sulla schiena (di solito il profumo che si preferisce è quello di cui si ha bisogno). Ovviamente si tratta solo di un suggerimento, la cosa essenziale è comprendere l'importanza di prendersi cura di sé. La ragione è molto semplice, la candida ha un grande nemico: la gioia e la serenità interiore.
Profilo tipico da candidosi cronica Generali: Sintomi gastrointestinali, Disturbi dell'apparato urogenitale, Disturbi del sistema endocrino, Disturbi del sistema nervosoIn particolare: stanchezza cronica, gonfiore, infezioni vaginali da Candida, disturbi legati al ciclo mestruale, depressione, forte desiderio per cibi lievitati o ricchi di zuccheri, calo di energie, malessere generale, crampi intestinali, irritabilità, minore libido, prurito anale, frequenti infezioni alla vescia, difficoltà di concentrazione, funzioni intestinali alterate, mughetto
Anamnesi: infezioni ai genitali croniche da Candida; assunzione frequente di antibiotici per infezioni o acne; assunzione di pillola anticoncezionale; assunzione orale di ormoni steroidei (cortisone, ecc.).Condizioni associate: sindrome premestruale; sensibilità ad alimenti, sostanze chimiche o altri allergeni; disturbi ormonali; eczemi; psoriasi; sindrome dell'intestino irritabile.
RICETTE CONTRO LA CANDIDASeguire un'alimentazione sana ed equilibrata è il modo migliore per iniziare il processo di guarigione dalla candida. Le ricette che riportiamo, qui di seguito, cercano di trovare un equilibrio tra il mangiare come medicina e il mangiare come piacere. Nelle ricette si dà l'opportunità di usare sapori forti o accostamenti poco usuali in maniera che comunque non sovrastino gli altri sapori ma in modo che possano apportare benefìci nutrizionali. Le ricette suggerite non sono rigide e si possono sostituire ingredienti sgraditi con altri più vicino ai gusti personali. L'importante è che, una volta fatto il primo passo verso la cura della candida attraverso una dieta mirata, ci si dia la possibilità di entrare pienamente nella mentalità della dieta e del trattamento. Il nostro corpo ha bisogno di tempo per abituarsi ai cambiamenti e la dieta contro la candida non deve essere un martirio, semplicemente un modo nuovo di prenderci cura di sé (le dosi indicate sono per quattro persone).
Humus di lenticchie 200 g di lenticchie, mezzo litro d'acqua, 2 cucchiaini di olio extravergine d'oliva, 1 cipolla media, 2 spicchi d'aglio, 1 piccola radice di zenzero, 1 cucchiaino di coriandolo e cumino, 1 cucchiaino di curcumaScolare e sciacquare bene le lenticchie (lasciate precedentemente in bagno per una notte con un'alga kombu). Mettere a cuocere lenticchie e kombu in acqua per circa 30 minuti. A fine cottura, scolare, tenendo da parte l'acqua in eccesso. A parte soffriggere cipolla, aglio e zenzero, tagliati tutti finemente, aggiungere quindi cumino e coriandolo per un paio di minuti. Aggiungere al soffritto, le lenticchie, la kombu (tagliata finemente) e il liquido di cottura in eccesso. Proseguire la cottura per altri 5 minuti. Quindi frullare il tutto, fino ad ottenere una salsa consistente. Si può usare come condimento per verdure, riso, quinoa o miglio.
Zuppa di cipolle con spinaci, cipolline e zenzero 2 cucchiaini di olio extravergine d'oliva, 250 g di cipolle, 4 spicchi di aglio, 900 ml di brodo vegetale, 1 cucchiaino di zenzero grattugiato, 200 g di spinaci, 2 cipolline. Soffriggere lievemente la cipolla e l'aglio, tagliati finemente, per una ventina di minuti, fino a raggiungere la doratura. Aggiungere il brodo e lo zenzero in polvere. Portare ad ebollizione e proseguire la cottura per circa 15 minuti. Aggiungere poi gli spinaci tagliati in piccoli pezzi e lasciare continuare la cottura per altri 5 minuti. Servire la zuppa in ciotole, guarnendo con le cipolline tritate.
Carote ai semi di sesamo 6 carote, 4 manciatine di erba cipollina, 4 cucchiaini di semi di sesamo, 2 cucchiaini di olio di semi di sesamo spremuto a freddo, un po' di olio extravergine d'oliva.Mondare, lavare e grattare le carote. Riporre le carote in una ciotola. Aggiungere l'olio e i semi di sesamo (precedentemente tostati), l'olio di oliva e mescolare bene. Guarnire con l'erba cipollina triturata e servire.
Tortini di patate e sesamo 500 g di patate grosse, 1 uovo, 1 cucchiaio di farina di ceci, 1 cucchiaio di semi di sesamo, 4 cipolline, 1 cucchiaio di prezzemolo, 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva, sale, pepe.Bollire le patate, scolare, lasciarle raffreddare e dopo averle sbucciate, schiacciatele con una forchetta. Mettere in una ciotola e aggiungere l'uovo sbattuto, la farina, i semi di sesamo, le cipolline tritate, il prezzemolo, l'olio e mescolate ben bene. Con l'impasto così ottenuto, preparare 6-8 piccoli tortini bassi. Lasciare in frigorifero per una decina di minuti. A parte, in una padella fate riscaldare l'olio e mettete a friggere 2-3 tortini alla volta per 4-5 minuti per parte. Prima di servire fare assorbire l'olio in eccesso. Si consiglia di servire, accompagnando con le carote della ricetta precedente.
Alimenti Sì Semi oleosi Legumi e pesce Oli di semi e di oliva spremuti a freddo Cereali integrali non lievitati Futta e ortaggi freschi Alimenti NoDolci e semplici (zucchero, miele)Latte e latticiniFormaggi, bevande alcoliche (birra compresa)